Educazione finanziaria come strumento di sostenibilità economica ed inclusività sociale

Partecipazione e interesse al Convegno su parità di genere ed educazione finanziaria organizzato giovediì 18 maggio al Castello Aragonese di Taranto da BCC San Marzano in collaborazione con FEduF (ABI) e Lions Club “Terra Jonica”

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Partecipazione e interesse al Convegno "Educazione finanziaria come strumento di sostenibilità economica ed inclusività sociale" organizzato giovedì 18 maggio a Taranto nella suggestiva cornice del Castello Aragonese dalla BCC San Marzano in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (ABI) e il Lions Club Taranto-S. Giorgio “Terra Jonica”.  


L’appuntamento promosso nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile ha affrontato il tema della parità di genere nell’uso consapevole del denaro e della violenza economica, in particolare contro le donne in condizioni di fragilità. L’educazione finanziaria rappresenta in tal senso uno strumento fondamentale per incentivare l’indipendenza economica femminile, necessaria per garantire una reale parità di genere. Dopo i saluti istituzionali di Fabrizio Manzulli, Vicesindaco di Taranto, Francesco D'Errico, Vicepresidente Ordine Avvocati Taranto, Franco Vizzarro, Presidente Ordine Commercialisti Taranto, Gigi De Filippis, Presidente Ordine Ingegneri Taranto, Angela Blasi, in rappresentanza dell’Ordine Consulenti del Lavoro Taranto, ha aperto i lavori Emanuele di Palma, Presidente della BCC San Marzano per testimoniare l’impegno della Banca nella diffusione della cultura finanziaria nelle scuole di ogni ordine e grado, in un’ottica di cittadinanza consapevole e di legalità economica, con dei percorsi didattici ad hoc sui temi del Risparmio, dell’Ambiente, della Parità di Genere, della Lotta alle discriminazioni. “E’ un percorso che abbiamo avviato con FeduF nel 2021 e che in due anni ci ha portato a coinvolgere 1500 ragazzi in 15 iniziative. Investiamo nella educazione finanziaria perché crediamo che un cliente informato e consapevole sia un valore per la banca. In particolare educare finanziariamente le nuove generazioni contribuirà a creare cittadini più preparati ad affrontare le sfide finanziarie del futuro. In sintesi vogliamo alimentare la FIDUCIA della nostra comunità di riferimento nei confronti di chi promuove il credito di prossimità.  A proposito di diversità e inclusione, la Banca ha aderito alla Carta delle Donne in Banca, un altro progetto dell’ABI che, nella fattispecie, sostiene la parità di genere soprattutto valorizzando il ruolo delle donne non solo in ambito lavorativo ma anche e soprattutto nella società”.

La fotografia delle differenze di genere in tema di educazione finanziaria è stata illustrata dalla Antonia Patrizia Iannuzzi docente dell’Università degli Studi di Bari da cui è emerso che “le donne mostrano costantemente livelli inferiori di alfabetizzazione finanziaria rispetto agli uomini (35% degli uomini risultano alfabetizzati finanziariamente rispetto al 30% delle donne; stime a livello mondiale). “Si tratta di un divario diffuso – ha sottolineato la Iannuzzi - sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti. Per i Paesi del G7, esso è in media dell’8%”. Il divario risiede non solo in fattori legati al contesto familiare o ancora socio culturale ma soprattutto in un FATTORE PSICOLOGICO.È stato dimostrato, infatti, che le donne appaiono meno sicure di sé e delle loro conoscenze finanziarie rispetto agli uomini (Beyer, 1990; Barber e Odean, 2001). Le donne rispondono alle domande sulle conoscenze finanziarie con “NON SO”, anche quando conoscono la risposta corretta. Le donne si valutano meno degli uomini in termini di «autovalutazione della conoscenza finanziaria”.

Ad affrontare il tema dal punto di vista psicologico è intervenuta Federica Sandi, in rappresentanza dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto e dell'Associazione Cantiere delle donne. “Molto c'è da fare per arrivare alla parità di genere. La formazione finanziaria è sicuramente uno degli strumenti utili e per essere programmata, in modo da portare ad una vera inclusione sociale, deve tenere conto di alcuni elementi. Tra questi vi sono gli stereotipi. Secondo lo stereotipo di genere più macroscopico, legato al rapporto delle donne con il denaro, le donne non lo considerano un modo per autorealizzarsi ma un modo per raggiungere gli obiettivi famigliari. Per gli uomini invece il denaro è legato alla realizzazione di ruolo. Le donne quindi sono più caute nella gestione per paura di non realizzare questi obiettivi e in caso di perdite essere giudicate per questo. Se le donne iniziassero a considerare maggiormente il denaro e l'autonomia finanziaria come uno dei modi per valorizzarsi potrebbe realizzarsi una maggiore parità di genere e sicuramente un aumento dell'inclusione sociale. Questo si potrà concretizzare grazie a diverse azioni messe in campo dai diversi attori politici e della società civile come stiamo vedendo in questo incontro”.

Tra le iniziative meritevoli di attenzione è stata presentata la Piattaforma Rame, una web community in cui si attivano “conversazioni audaci sui soldi. Attraverso i suoi contenuti, Rame si pone l’obiettivo di avviare una rivoluzione culturale nella società, che trasformi la finanza personale da tabù a oggetto di conversazioni inaudite. Secondo la Banca Mondiale, il 42% delle donne sono al di fuori del sistema finanziario formale, non hanno un conto in banca o accesso ad altri strumenti di base per gestire i loro soldi. Modificare l'accesso al denaro, significa modificare i rapporti di potere. L’educazione finanziaria è un'esigenza insoddisfatta a livello globale, e dunque una missione sociale molto importante. È la risposta al mondo che cambia

Proprio sull’educazione finanziaria la responsabile della comunicazione web di FEduF (ABI) Valentina Panna ha sottolineato come “la Fondazione che rappresento è stata costituita su iniziativa dell'A.B.I. per promuovere l'Educazione Finanziaria, nel più ampio concetto di educazione alla Cittadinanza Economica, consapevole e attiva, per sviluppare e diffondere la conoscenza finanziaria ed economica. La parità di genere rientra nel goal 5 dell’agenda 2030 promossa dall’ONU e noi collaboriamo con l’ASVIS per sensibilizzare, attraverso i nostri progetti, tutta la popolazione affinché si possa parlare di questo tema non solo nelle scuole ma anche in contesti come quello odierno rivolti alla comunità, in cui la BCC San Marzano rappresenta un partner d’eccellenza”.

A chiudere i lavori è stato l’intervento di Marisa Di Santo, Presidente Lions Club Taranto - San Giorgio Ionico “Terra Jonica”, tra gli organizzatori della iniziativa che ha evidenziato “il grande sforzo che si sta cercando di compiere nel fornire alle donne, ancora sprovviste, la cassetta degli attrezzi, utile alla propria indipendenza economica. Fiducia e Coraggio sono le parole chiave di questo incontro che abbiamo fortemente voluto non per fare retorica ma per condividere buone pratiche e fornire istruzioni sul come fare. Gli istituti di credito, il mondo dell’associazionismo, le istituzioni in generale devono continuare a fare la loro parte per favorire, ciascuno per le proprie competenze, la crescita sociale e culturale del territorio”.